domenica 7 ottobre 2007

Finalmente siamo ad ottobre! Oggi sono andata al Romics solo un paio d'ore, perchè essendo una collezionista di nicchia non trovo mai quello che fa per me. Non sono un'amante del genere manga quindi ero totalmente fuori da quel mercato che impazzava in tutti gli stand. Tanti fan erano travestiti e si divertivano un mondo, io me ne stavo da sola, dato che mio cognato e suo fratello stavano per conto loro a cercare armi e robe da medioevo di cui sono accaniti. In poche parole ho fatto tutta quella strada dalla mia città per cercare cose che avrei semplicemente trovato in una fumetteria, ma il bello sta nel fatto che puoi trovare persone davvero immedesimate nei loro personaggi da prendersi a spadate con le loro armi giganti di carta pesta. Possibile che riesco a sentirmi fuori luogo anche in quello che dovrebbe essere il mio ambiente? Temo di aver sbagliato galassia... L'unica cosa positiva in tutta la fiera è che ho incontrato il magnifico Giampiero Wallnofer, credevo che non si sarebbe mai ricordato di me, dopo più di quattro anni temevo che avrebbe storto un pò il naso un pò imbarazzato nel cercare di ricordare la mia faccia, invece mi ha subito sorriso e ci siamo salutati. Incontrarlo è stato come ricordare quei bellissimi giorni in cui frequentavo l'Accademia del fumetto a Roma...quanto mi divertivo. Sono stati i giorni della luce per me, facevo ciò che mi piaceva e le persone mi capivano quando parlavo. Erano giorni che non avrei mai perso e che tornei volentieri a rivivere se fosse possibile. Al diavolo le ore sul pullman e la metro puzzolente, costipati di gente che aveva fretta di andare a lavoro. Per me era come andare al parco giochi. Non sono mai stata un'asso a disegnare e adesso ho smesso del tutto (quando uno non ha talento non ha talento..), ma era bello. E Giampiero cercava di infondermi la voglia di disegnare, tutto era una figata, anche un mio disegnino era uno strumento per divertirsi e riderci su e ogni lezione era istruttiva e motivo di gioco. una volta doveva tornare mio padre dall'estero e mia madre mi chiese di tornare prima per poterla accompagnare all'areoporto a prenderlo e io con un sospiro le dovetti dire di si anche se Giampiero teneva la sua lezione. Quando tornai a casa mamma mi disse che il volo aveva subìto un ritardo e che sarebbe arrivato dopo due ore .. quanto ci rimasi male... le dissi che mi poteva chiamare al cellulare e sarei rimasta a scuola e che avevo perso delle ore di lezione a cui tenevo. Fui sgarbata, un pò me ne dispiacque, ma era il mio angolo di paradiso... mi dispiace di più non poter mettere a frutto il disegno, ho smesso di imparare, ho smesso di divertirmi e ci vorrebbe Giampiero a darmi uno scappellotto in testa e dirmi di ricominciare. Ma quando ero piccola potevo permettermi di fare i castelli in aria, di immaginare che da grande avrei fatto il mestiere della "fumettara" e invece faccio le fotocopie e mi rompo le palle. Quando cresci invece prendi tanti calci e se non riesci ad alzarti rimani per terra. Le cose cambiano. E spesso in brutto. Ma ho una piccola speranza nel mio cuore. Una lucina che è fievole ma non ha mai smesso di brillare e spero che prima o poi possa risplendere in tutta la sua lucentezza.
http://www.youtube.com/watch?v=u46eaeAfeqw
watch and enjoy.

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